Rimini | Asl unica, i sindacati chiedono un confronto
L'iscrizione all'ordine del giorno del consiglio regionale del progetto di legge per la Asl unica romagnola, per il 21 ottobre, ha messo la pulce nell'orecchio dei sindacati. "Cgil, Cisl, Uil di Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna ritengono sia indispensabile riprendere al più presto i confronti di merito con le Ctss (Conferenze territoriali sociali sanitarie) di Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna al fine di concretizzare quel percorso, da sempre auspicato, di condivisione di un documento di mandato, prima della conclusione dell'iter legislativo di approvazione del Progetto di Legge di costituzione dell’Azienda Romagnola, utile a fissare i principi ed i criteri che dovranno essere posti alla base della programmazione e della gestione dell'Ausl della Romagna", scrivono le associazioni a sei mani.
In pratica, i sindacati hanno inviato alle Conferenze territoriali sociali sanitarie "una bozza di protocollo sollecitando un serrato e necessario confronto a livello locale che fissi i punti indispensabili a creare gli affidamenti su cui costruire la futura Azienda considerando anche le rilevanti peculiarità della Romagna, come ad esempio l’estensione territoriale, il numero dei comuni coinvolti (ben 75), ed oltre 15mila dipendenti". Secondo Cgil, Cisl e Uil "a meno di 3 mesi dall’avvio dell’Ausl della Romagna non è più rinviabile l’apertura di un confronto serrato". Le organizzazioni "ritengono inoltre fondamentale la valorizzazione del ruolo dei Distretti, per assicurare il ruolo dei Comuni soprattutto nella programmazione integrata socio sanitaria e tra l’assistenza ospedaliera e quella di prossimità, da garantire attraverso il potenziamento delle cure primarie e la realizzazione delle Case per la Salute", "luogo in cui i cittadini possano trovare quella continuità di risposta assistenziale per almeno 12 ore al giorno (che oggi ancora non c’è nonostante la Legge e gli accordi con i MMG lo prevedano ormai da anni)".
I sindacati valutano positivamente "l'ingresso della Regione nell’Irst (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori, che ha sede a Meldola) con un aumento del peso pubblico nell’assetto societario, risultato anche della continua attenzione da parte di Cgil, Cisl, Uil sul ruolo dell’Istituto nel e per il territorio", ma ribadiscono, che il progetto di legge va "accompagnato da un vero e proprio piano di programmazione e pianificazione sanitaria e socio sanitaria di ambito romagnolo prima di tutto condiviso a livello locale". E "chiede con forza la stipula di un apposito protocollo d’intesa, che fissi da subito, i principali assi portanti ed i principi ispiratori, a garanzia della qualità dell’offerta dei servizi e della loro fruizione".